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PAOLONE FU UN PERICOLO PER SIENA. E SOPRATTUTTO PER CHI SIENA LA STAVA COMANDANDO (E LA STA COMANDANDO ANCHE OGGI, PARI PARI).
PAOLONE AD UN CERTO PUNTO SMISE DI ESSERE SOLO UN PRESIDENTE DI UNA SQUADRA DI CALCIO E DIVENNE UN POTENZIALE NEMICO POLITICO. PERCHE' STAVA APRENDO GLI OCCHI AD UNA MASSA DI PERSONE SU COME FUNZIONASSE UN SISTEMA.
PER QUESTO PAOLONE FU "UCCISO", PRIMA CHE DALLA MALATTIA, DA SIENA.
IL PERICOLO DA LUI RAPPRESENTATO STA TUTTO QUI, IN QUESTE RIGHE CHE FURONO SCRITTE DOPO UN EVENTO DA ME ORGANIZZATO, AL QUALE APPOSITAMENTE PARTECIPARONO POCHE PERSONE, PERCHE' LA MEMORIA DI PAOLONE DOVEVA ESSERE CONSERVATA, MA SOLO UN POCO E SOLO IN UN CERTO MODO. SI SAREBBE DOVUTO RICORDARE LA SUA FIGURA COME PRESIDENTE DI UNA SQUADRA DI CALCIO, MA NON COME PERSONAGGIO POLITICO. COSA CHE INVECE (IO PENSO IN MODO CONSAPEVOLE) PAOLONE FU.
CIAO, UN BACIO SULLA PELATA
WIATUTTI, 31 MAGGIO 2017. "De Luca in funzione di trasformatore"
1.1 Cos’è un Trasformatore?
Questa introduzione non c’entra nulla con il calcio, almeno non in modo diretto, ma ha più modestamente lo scopo di rivelare quel po’ di vitalità, di movimento, di intensità che l’esperienza di De Luca a Siena, come proprietario della società di calcio, ha indotto nella comunità e nella città in generale. Il calcio, dunque, come allegoria di altro. Il calcio non come accumulo di dati, risultati, imprese sportive, ma come strumento e sede di opportunità vitali celate, oscurate, censurate dagli apparenti “dati di fatto”, da consuetudini che risultano tanto radicate da apparire naturali ed immodificabili.
Dobbiamo, in primo luogo, fare astrazione dalla biografia di De Luca persona e presidente e ricavarne piuttosto la funzione – o le funzioni – che in modo più o meno volontario De Luca ha rivestito per la città.
Innanzitutto, De Luca ha rivestito la funzione di Trasformatore.
Cosa significa questo? Cosa compie effettivamente un Trasformatore? In cosa consiste una funzione trasformativa?
Ebbene, un Trasformatore aggredisce (aggredire, sì questo è il termine giusto) dall’esterno un sistema fisso ed apparentemente immutabile di elementi tra loro concatenati e, in maniera creativa, riesce a liberarvi linee di fuga fin lì censurate e rimosse, a far saltare caselle e posizioni fino a quel momento consolidate e date per scontate, soprattutto a far emergere virtualità che il sistema possedeva implicitamente (perché solo in modo arbitrario ogni sistema si realizza attraverso una forma fissa; non c’è nulla di intrinseco o di fisiologicamente immodificabile perché esso debba risultare in un modo anziché in un altro) ma che aveva scartato per garantire la propria infinita riproduzione sempre secondo la stessa forma e modalità. Lo scopo di ogni sistema consolidato, infatti, è quello di riprodurre se stesso all’infinito, di preservarsi e fissarsi fino all’alienazione ed all’autoreferenzialità più radicate tanto da apparire naturale ed immodificabile (e non, più modestamente, la semplice realizzazione di una delle tante virtualità disponibili) a chi lo abita, a chi ne fa parte.
Ovviamente, nel momento in cui viene aggredito da un Trasformatore, il sistema è messo in variazione, subisce una variazione. Inizia ad oscillare, a traballare, in una parola inizia a provare disagio. Chiaro che a quel punto cerchi di difendersi (perché il suo scopo, abbiamo affermato prima e non lo dobbiamo dimenticare, è quello di riprodursi all’infinito, di porsi e riproporsi nella forma dell’immutabilità), fino - al limite - a riuscire ad espellere il Trasformatore, ad avere apparentemente la meglio su di lui. Tuttavia questa vittoria, questa espulsione avviene sempre troppo tardi: dopo l’aggressione, a nuova virtualità ormai liberata e portata alla luce, niente potrà più essere come prima. Gli effetti dell’aggressione di un Trasformatore possono essere di lunga, anzi di lunghissima durata. La variazione che un Trasformatore riesce ad indurre all’interno di un sistema può essere paragonabile all’andamento di un fiume carsico, cioè può apparire o scomparire, rivelarsi in superficie o nascondersi sottoterra, produrre intensità momentanee ed irresistibili o sembrare irrimediabilmente debellata, ma l’attitudine che questa messa in variazione produce non può che resistere e potenziarsi. Ed è quella attitudine che porta a non accettare più la chiusura del sistema, la sua apparente intangibilità, e questo anche quando il sistema, per autodifesa ed autoconservazione, si richiude e si riconferma; è quell’attitudine che ormai ha insegnato che il sistema possa essere messo in variazione, se ne possano far emergere virtualità censurate, su molteplici livelli e nei vari campi che questo implica, anche molto lontani da quello di partenza, da quello dell’iniziale aggressione.
Dunque, riassumendo, la funzione del Trasformatore è quella di suscitare – tramite un’aggressione - nuove virtualità che giacevano sepolte in un sistema apparentemente chiuso ed immodificabile; la prima conseguenza di questa aggressione è che, a nuova virtualità suscitata e realizzata, il sistema aggredito venga messo in variazione, ossia vibri, vacilli, si spacchi e si apra, sia costretto a diventare diverso ed a mostrare tutto il peso e l’umiliazione delle sue fondamenta arbitrarie e non naturali; la seconda conseguenza è che il sistema si difenda, lotti per espellere il Trasformatore, per riconfermare la propria identità, per ribadire il suo presunto carattere “naturale”; la terza conseguenza è che, anche a Trasformatore debellato, la messa in variazione da esso suscitata comunque perduri, così come l’attitudine da questo prodotta ad amputare i punti fermi, la presunta coerenza, gli elementi stabili con cui il sistema rappresentava se stesso. La quarta ed ultima definitiva conseguenza non può che essere la perdita di stabilità, dunque di credibilità, del sistema e la rivelazione della sua variabilità infinita. Ciò che insomma prima si proponeva - e veniva anche percepito - come stabile ed immutabile, inizia ad essere percepito come un’entità che può essere sottoposta ad una messa in variazione infinita, capace di farne scaturire sempre nuove virtualità.
Ovviamente Trasformatore e sistema chiuso si implicano a vicenda, hanno necessità l’uno dell’altro. Perché la funzione di un Trasformatore sia davvero efficace, occorre che gli preesista un sistema chiuso e sempre pronto a richiudersi da aggredire; perché una messa in variazione, una linea di fuga continua, possa rivelarsi, occorre che delle virtualità da attualizzare giacciano sepolte o sia loro impedito di venire alla luce dentro un sistema chiuso.
Ora è del tutto evidente come questo impianto teorico ed in apparenza astratto rappresenti forse il modo più efficace per definire l’esperienza che De Luca ha avuto con la – ed in rapporto alla - città di Siena. De Luca è quel Trasformatore che ha portato alla luce delle virtualità che quel sistema apparentemente chiuso ed immodificabile che possiamo chiamare Siena (con le sue convinzioni radicate, con i suoi schieramenti di potere molto codificati, con le sue mitologie e le sue auto narrazioni e rappresentazioni a sostegno di questi schieramenti di potere) in realtà possedeva, ma di cui voleva dimenticarsi – e che voleva censurare - per non creare squilibri nella trama della propria identità più consolidata. All’arrivo nella nostra città, a De Luca si chiese molto modestamente di salvare il Siena da un ritorno in serie C. Lo si contestò anche – e pure ferocemente – all’inizio, perché straniero, perché napoletano, perché Altro rispetto a quelle rappresentazioni in cui il sistema si riconosceva e trovava il proprio fondamento. A nessuno sarebbe mai venuto in mente che, di lì ad un anno, non solo De Luca avrebbe salvato il Siena dal ritorno in C, ma avrebbe vinto – ed in modo straordinario, da dominatore – un campionato di serie B, facendo approdare il Siena ad un traguardo storico e mai immaginato: la serie A. Quindi, in principio, vennero formulate a De Luca delle richieste del tutto in sintonia con quei valori e quell’immagine di sé che il sistema chiuso aveva prodotto nel corso di decenni: un Siena in serie A era inimmaginabile, bastava rimanere a calcare i campi di una dignitosa serie B, tutto il resto si trovava confinato nella dimensione del sogno, dell’ipotesi irrealizzabile, al di fuori delle potenzialità della città, di quell’immagine e di quella rappresentazione che la città dava di se stessa e di cui si era autoconvinta. Ma un Trasformatore è molto aggressivo, compie in pochissimo tempo quello che per decenni viene ritenuto o narrato come impraticabile ed impossibile. L’ascesa ai massimi palcoscenici calcistici nazionali era una virtualità che evidentemente il sistema recava in sé, ma che era stata scartata non perché “oggettivamente” impossibile da realizzare, ma perché arbitrariamente pensata come poco conveniente o non interessante per la riproduzione dell’identità parziale (determinata da interessi particolaristici di particolari poteri spacciati come interessi di tutti) che il sistema aveva deciso di assumere. Quando questa virtualità è stata fatta affiorare e realizzata dal Trasformatore, ecco che il sistema ha cominciato la sua opera di difesa ed ha attivato tutte quelle funzioni in grado di garantire la sua autoconservazione. Da qui, oltre alla gioia per il traguardo incredibile che era stato tagliato, tutte le riserve sulla capacità di Siena città di assorbire la serie A, le tifoserie avversarie, il servizio d’ordine per le partite importanti, le criticità di ogni genere e specie fino alla fatidica domanda: “Ma Siena aveva realmente bisogno della serie A?”. Insomma, De Luca ha asportato punti fermi, convinzioni stabili; dunque il sistema ha reagito difendendosi ed iniziando le sue procedure di espulsione. Ma ormai era ed è tardi; da allora si è cominciato a percepire il sistema come qualcosa che potesse essere diverso: quanto successo nel calcio, del resto, poteva succedere in qualsiasi campo. Le virtualità apparentemente irrealizzabili, ma immanenti, potevano realizzarsi. Ciò che appariva fisso ed immutabile era in realtà percorso da una linea di variazione infinita. Questo il principale merito di De Luca, al di là ed oltre il calcio: far intravedere la variazione là dove tutto appariva – ma soprattutto era vissuto – come stabile, intoccabile, immodificabile.
Leggere le lettere e il ricordo di De Luca da parte di chi lo vendette alla Banca perché il sistema volle controllare il consenso e ne trasse benefici personali, è come se leggessimo Giuda che ricorda Gesù in un articolo nostalgico mentre si gode i 30 denari.
Io lo contestai in buona fede, e tuttora non mi perdono quell'errore sempre riconosciuto. Ho chiesto scusa alla famiglia e per vergogna non ho mai partecipato ad una commemorazione, mentre chi ha il culo sudicio e chi lha offesi con testimoni pubblicamente è il Poeta de noantri.
Fate sempre più schifo anno dopo anno.
E 16 anni dopo la lucida follia, ci ritroveremo probabilmente in eccellenza con i soliti squallidi personaggi avvoltoi di un tempo o altri troiai nostrani.
Non abbiamo proprio imparato niente, se non a distruggere un intera comunità per interessi personali e per coltivare il proprio orticello, a discapito di una città che un tempo era fiera e orgogliosa, e che oggi è irriconoscibile. Mi spiace per i miei figli,che purtroppo non vivranno la Siena che ho vissuto io ( che non ritornerà mai più allo splendore di un tempo) e che, probabilmente, saranno costretti ad andarsene per cercare di costruire un futuro migliore da altre parti.
Un grandissimo rimpianto. Il calcio è solo uno specchio di cosa è successo in questo posto. Purtroppo.
Un grande capitano d'industia (e non solo) amava ed ama ancora dire:
"...Nella vita prima devi essere, poi devi fare e soltanto alla fine, eventualmente, puoi avere e se hai devi condividere...."
Direi che qui sarebbe come dire brutto al cane...fanno tutti per se...
Ho letto che.........
" i tifosi della Robur, che questa notte hanno tappezzato la città di striscioni “Montanari vattene“........"
Eh no...la questione è mal posta, la scritta doveva essere..."Montanari vattene te e chi ti c'ha portato"....
Evidentemente degli ideatori di questo obrobrio personalistico-sportivo che ritengo non abbia uguali, se ne sono già dimenticati tutti, e questo non solo non è giusto ma lo vedo pure di una scorrettezza mostruosa...
O che c'abbia ad entrare in qualche modo la prossima tornata elettorale???....no perché alla terza chiusura in meno di 10 anni non si salva nessuno, sia chiaro, perché se Montanari è diventato un mostro di Vega, non è da meno chi ha pensato, chi ha appoggiato, chi ha condiviso certe scelte, e mi fa specie che i tifosi che affiggono striscioni di rito si siano concentrati solo sul Fresi de noantri quando qui ci sono un monte di padri putativi e sarebbe utile ma sopratutto onesto, valutare che con la figura ambigua dell'omone qui c'è un sacco di gente che proverebbe a rifarsi una verginità dopo che l'hanno combinate più di Carletto in Francia e noi popolo bue ancora un volta si chiude gli occhi e si punta il dito.
Non avrete il mio scalpo innanzitutto perché sfido a trovarmelo, in seconda battuta perché stavolta davvero si è passato ogni limite di decenza e di mistificazione della realtà/verità, consapevole che il Montanari è un cane rognoso ma anche chi oggi viene beatificato dalla tifoseria perché ha saputo cogliere l'attimo e si è inserito in mezzo non è da meno......meditate gente, meditate ed attenti all'ennesima cantonata, i curricula di ognuno parlano chiarissimo ed il mondo è piccolo per non sapere cosa uno ha fatto per vivere fino ad adesso.
Qui o si smette di aprire le porte sempre a chi ha bisogno di tutto questo per darsi un tono o semplicemente un'importanza che altrimenti non avrebbe mai e non si comincia a guardarsi intorno andando a cercare persone che non hanno bisogno di niente e di nessuno che siano non circuibili e non ricattabili, o non si otterrà mai niente.
AD MAIORA.
IO ERO PIU PER L'ALTRO GM...………:)
Purtroppo la tua regola non funziona, almeno con me
male, molto male
Finirà mai?
no
Finchè ci sarà in città il GM (Grande Manovratore) ossia il birraio di Piazza del Campo le cose non cambieranno mai.
E' lui che trova gli acquirenti del Siena....i sindaci...ecc.ecc.
E la cordellina è sempre questa da almeno quindici anni...
Finirà mai?
Neanche a farlo apposta; poco dopo il mio post vedo pubblicata un'intervista da cui estrapolo un passaggio:
"Sono mutati gli scenari politici, si sono alternati sindaci e alleanze politiche ma ci sono personaggi onnipresenti che, senza soluzione di continuità, sono stati protagonisti dei fallimenti della Robur usando una storia secolare per interessi e mire personali."
Oh, mi sa che ci si riferiva agli stessi personaggi.
Anche solo per non vedere più certe facce di merda meriterebbe una chance.
LE COSE, ALMENO QUI SU QUESTO MURO, SI SAPEVANO.
SI SAPEVA CHE SAREBBE ANDATA COSI'.
NON SI SAPEVA QUANDO E QUESTO QUANDO E' STATO STRANAMENTE MOLTO PRESTO.
IO COMUNQUE MI SONO DATO FIN DALL'INIZIO UNA REGOLA: GUARDARE IL PALLONE CHE RUZZOLA IN CAMPO, PERCHE' IN TUTTI QUESTI ANNI DI MIE "POLEMICHE" OLTRE IL CAMPO DI GIUOCO (SOPRATTUTTO MEZZAROMA E ANNA), MI E' STATO DETTO CHE NON MI GODEVO UN CAZZO E CHE DOVEVO FARE IL TIFOSO, PERCHE' TANTO NON RISOLVEVO NIENTE.
E NON SOLO IO, MA MEDIAMENTE IL 90% DI CHI SCRIVE QUI SOPRA.
PER CUI, CARI COLLEGHI, A ME VA BENE COSI'.
WIATUTTI, 22 GIUGNO 2022.
2022
2022
MENTRE LA SIENA BIANCONERA SCENDEVA PER LE STRADE PER FESTEGGIARE LA LIBERAZIONE DAGLI ARMENI...
E alla fine ci s'è fatta! Ma non vi sentite meglio? Non vedete come il sole in cielo irraggia una luce diversa? Ma non li sentite gli uccellini che cinguettano sugli alberi? Abbiamo un nuovo Presidente!
Emiliano Montanari, ingegnere multitasking, presiede la ditta Global Service ma non solo; sue anche altre due aziende, la Nuova Elettra e la Immobile Service. Si spazia dalle costruzioni, ai servizi, alla gestione di energia e gasse (rigorosamente ammerigano, tranquilli). Per cui, come l'ingegnere ha tenuto più volte a sottolineare, siamo davanti ad un imprenditore.
Ora, io per un'azienda di un imprenditore c'ho lavorato. E ho capito che, alla fine dei giochi, all'imprenditore 1+1 deve fare 3. Se poi fa 2 l'imprenditore si incazza, se fa 2,5 tarabaralla. Poi ci sono quelli che se n'approfittano e vogliono ancora di più, ma non li considero perché mi stanno sui coglioni. Faccio questo preambolo perchè Montanari, da imprenditore, vuol strutturare la società bianconera come un'azienda, al netto del fatto che il giuoco del pallone ha variabili difficilmente gestibili.
E quindi andiamo al succo del discorso di Montanari, ovvero una riflessione che lui stesso ha fatto in fondo, ponendosi una domanda - a proposito... queste domande le dovrebbero fare i giornalisti, ma ciaone - senza però dare una risposta: perchè Montanari ha preso il Siena? Domanda giustificata, che lui stesso ha rivolto ai (furono) sedicenti Armeni, ma che alla fine mi pare non abbia spiegazione (logica o no) della sua scelta.
Peccato non saperlo, perchè i conti, da imprenditore, non quadrano. Montanari ha difatti più e più volte rimarcato il fatto che il Siena Noè proprio benissimo, a livello di denari, non se la stava passando: fornitori non pagati, contratti dei calcianti belli tosti, debitucci un po' diffusi. Dice Emiliano: "La sintesi è che io ho acquistato una squadra dal blasone di serie A, pagandola come un'ottima squadra di serie B ma che è in serie C". Beh, non male... E poi l'altro passaggio del progetto pluriennale, anche perchè - afferma Montanari - in due o tre anni non si sarebbe ripagato neppure il 20% dell'investimento fatto. Ora, al netto di una certa esagerazione nelle cifre, ci chiediamo quale sia oggi un cristiano che acquista una squadra in Serie C per starci un tot di anni, visto che in categoria qualche soldino si spende, e che rientra dell'investimento effettuato in un quinquennio, minimo.
Oh, siamo contenti eh. Perchè, come per i sedicenti Armeni, probabilmente abbiamo beccato un altro colpo di culo, un individuo facoltoso che senza battere ciglio acquista una società indebitata, scopre qualche magagnuccia, strapaga senza battere ciglio. Pur da una posizione di totale verginità nel mondo del football, pur senza annunciare un obiettivo o un programma: paghiamo i debiti e iscriviamoci, poi si vedrà.
Bene fa Montanari a fidarsi di chi di calcio se ne intende (ecco, magari senza dire di aver contattato personalmente Zeman...): Salvini come DS e qualche nome di allenatore interessantissimo per la categoria.
Wiatutti, come sempre, saluta Montanari, del quale verificherà i fatti. La regola sarà ancora "W tutti" se le cose vanno bene e "Via tutti" se si farà cacare. Ma intanto grazie ingegnere per avere intrapreso questa avventura in bianconero.
Tre note a margine.
Ci dicono delle solite persone che hanno immediatamente affiancato il nuovo Presidente (non sappiamo se come profittatori o come soci in affari): per noi non è assolutamente una novità né uno scandalo, questa è Siena e questo Siena ha da offrire.
Un saluto ai sedicenti Armeni, che pensiamo rimanga l'unico. Gli Armeni se ne vanno come appestati, quando anche nel caso della cessione pare si siano comportati da "gentiluomini" (cit. Montanari). Oh, c'è stato anche qualcuno (e qualchedue) che un giorno prima ci aveva promesso che ci avrebbe iscritti e poi non si è più fatto sentire... Ma anche qui siamo a Siena, e a Siena c'è gente che queste puttanate le apprezza ancora oggi.
Nella presentazione con i giornalisti, non si è palesato il caporedattore fuori sede. Che avevamo imparato in questi due anni come onnipresente a chiedersi chi cazzo fossero questi Armeni e che invece pare aver accettato tranquillamente l'epifania dell'ingegner Montanari. Però lo attendiamo in curva, certi che la sua grande passione per la maglia bianconera ci farà rincontrare (con piacere).
Buongiorno, come scrive non ricordo se Pietro o Braccio, "a noi non ci basta mai".
Facessero ciò che fanno in un posto diverso qualcuno dovrebbe avere occhio.
Qui fanno come cazzo gli pare e hanno la faccia come il culo di rimetterci la faccia ogni volta senza che nessuno dica Pio.
A me se uno mi porta in casa una testa di cazzo quando si ripresenta a garante di un altro, chiappa dieci.
Ed ora come vedete è il momento di non stare in vista, nessuna dichiarazione e tutti bellini coperti.
Stai a vedere che il prossimo che portano è quello che dissi per scherzo, il Joker 🤡.
Ah, non lo faccio per tornaconto o altro ma se devo scegliere un candidato pensando alla Robur l'unico che c'è sempre venuto prima di scendere in politica, è il dentista.
a questo giro se ci fosse stata una lista civica seria avrebbe vinto con il 90% dei voti...
@roburunicafede:CERCANO IL VOTO COME IL LICANTROPO CERCA L'ACQUA!:)
se si guarda i candidati a sindaco tra un paio d'anni non sarà fallito solo il Siena ma Siena....
@il boria:IO INFATTI DI SCAPPARE L'HO FATTO GIA DA TANTO TEMPO
PER ME POSSANO ANDARE TUTTI IN CULO!
Facendo 2 conti,solo i pagamenti da fare urgenti + i lavori stadio,saranno sui 2 milioni circa?
Ci sono decine di società che devono pagare questi soldi. Tutte in Lega Pro. Cioè, rientra nei patti, non sono sorprese. Uno lo sa a giugno quante spese deve sostenere in un campionato.
Oddio, se arriva uno che, da misure camerali, fattura 300.000 euro e in un anno ne deve spendere 3 milioni, NORMALMENTE, in un posto normale, qualcuno almeno si ferma e si fa delle domande.
Comunque siamo già al terzo salto per aria e io questa volta l'ho presa alla lettera come mi era stato insegnato le altre due volte: ho guardato solo il campo di giuoco. E lo farò fino in fondo.
Ho messo un nome a caso eh
A sto giro però chi si presenterà come salvatore della patria spero abbia una degna accoglienza
IL SOLITO: AAAAANTOOOONEEEELLOOOOOOOO
Ciao Boria, se leggi tra le righe c'è scritta la risposta.
Questo sta facendo quello che doveva.
Prestarsi. Così anche questa volta nessuno pagherà un euro dei debiti contratti.
Chi glielo ha venduto? Dov'erano le istituzioni e gli organi di vigilanza?
Ora in eccellenza diverrà un affare. Arriverà il salvatore che non escludo anzi penso, rappresenterà i soliti che non compariranno ma saranno i veri proprietari speculatori.
Ci fosse un candidato che si fosse speso per portare un grande nome e ripartite con progetti.
Ma non lo fanno per le priorità figurarsi il calcio
Quando si sono spartiti Siena parcheggi Siena Ambiente e Palio per loro basta e avanza.
Perché non prova a vendere? Quanto ci vorrebbe?
Oppure la deve chiudere per far piacere a quelli di prima e a quelli che verranno dopo
[A quanto ammontano debiti pregressi e ordinari? Intendo all'incirca a che prezzo venderebbe, il valore presunto
Beh, più o meno “si sapeva” da giugno che sarebbe andata a finire così.
Bene, io mi godo le ultime partite fra i professionisti.
Altra ciliegina: il nostro "caro" presidente oggi non si è presentato nemmeno all'incontro con i lavoratori per l'acquisto della Paycare...quindi altra figura di mxxxa.
Ci sta che anche questa trattativa salti.
Non c'è da aggiungere altro.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH
ora ho capito a che serve Maltraverso...per disputare i prossimi campionati di eccellenza.....sisisisisi ora mi torna tutto! Grande Monta....nari....
PER LA D SERVONO 5 ANNI DI STORIA SOCIETARIA.... NOI NE ABBIAMO 3
Da che serie si riparte stavolta?? Eccellenza??
Ma l obeso sapeva quando ha preso il Siena che c' era quella pendenza? O l ha scoperto dopo la letterina ?
Una bomba atomica
A quanto ammonta??? 1 milioncino?
TRANQUILLI CI PENSA TARANTINO....
Che agonia!
Quando dai via il meglio difensore che hai...e non prendi l'attaccante che ti manca...non è che puoi pretendere di migliorare i risultati...banalmente ovvio!
Nulla da dire ai giocatori
Non concordo. Non dopo questa prestazione.
La maglia DEVE uscire sudata.
Il Siena non è che segna poco, il Siena non segna mai. Sul fatto di tenere i migliori, l'altra cosa ch ci annienta è che siamo senza progetto tecnico e di questo passo se non ai chiude prima i campionati saranno di medio bassa classifica...credo che il futuro sia parecchio nero. Ci vorrebbe chi se ne prendesse a cuore politicamente per trovare una proprietà ambiziosa e solida ma oltre ad essere difficile avvicinarla al Siena, non abbiamo nulla da offrire, date una letta ai candidati sindaci e vi renderete conto che c'è da accendere un cero alla Madonna ma per le priorità non per lo sport...
Una squadra che segna poco ed ha sempre segnato poco perché carente di attaccanti.
Non sono stati presi tranne una marchetta ma in compenso hanno smontato il perno principale della difesa e da allora si prende sempre almeno una rete.
Complimenti.
Playoff inutili in queste pezze; si dura come un gatto in tangenziale.
Nulla da dire ai giocatori di cui spero la maggior parte rimanga perché questa squadra con 5 o 6 pezzi di livello se la lotta al vertice.
A tutti gli altri evito perché non meritate nulla tranne questo......andateinculo!!!